Un solo obiettivo: «Portare a casa tutti gli ostaggi»

A Tel Aviv lo Shabbat scorre tranquillo. Camminando dal lungomare di Jaffa, fino ad arrivare ai palazzi alti chilometri, si vedono giovani, anziani e famiglie con bambini che si godono la prima giornata di sole dopo tre giorni di tempesta. Tutto sembra scorrere con una naturalezza sconcertante. A guadare meglio però si intravedono segni della guerra in corso. Non certo le bandiere bianche e blu con la Stella di David appese dappertutto: sui palazzi, proiettate sui mega schermi e attaccate sulle macchine, quelle sono la normalità. Sono altri i segni che fanno intuire che non è tutto tranquillo e pacifico...