Il presidente della Repubblica è il grande rimosso della riforma costituzionale sulla quale voteremo domenica prossima, lo è da due punti di vista. Per un verso la sua figura è toccata marginalmente dalla riforma; per un altro il suo ruolo è ridimensionato nei fatti. Con la riforma cambia il sistema di elezione del capo dello stato. Dai grandi elettori spariscono i delegati regionali, resta il parlamento in seduta comune. Nelle prime tre votazioni è richiesto ancora il voto dei due terzi degli aventi diritto, dal quarto scrutinio il quorum si abbassa ai 3/5, dal settimo si abbassa ancora ai 3/5...