«Se moriremo, dite al mondo quanto ci piaceva vivere», scrive un artista palestinese ai propri amici europei. Prima degli angustiosi eventi degli ultimi mesi, questo amore per la vita pervadeva ogni opera, ogni nuovo progetto, ogni vernissage degli artisti di Gaza. Con entusiasmo accoglievano i visitatori nei propri atelier, offrendo loro una tazza di caffè e dell’ottima conversazione. Si rammaricavano di ricevere pochi visitatori internazionali, conseguenza dalle estreme difficoltà per poter entrare nella Striscia, mentre avrebbero desiderato confrontarsi con un pubblico più vasto e diversificato. LE LORO OPERE celebravano i colori, la musica, la natura, i sogni, il piacere di...