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Trump e le bugie sul Covid: «Non è vero sono una cheerleader»

Trump e le bugie sul Covid: «Non è vero sono una cheerleader»Donald Trump – Ap

American Psycho Il presidente ribatte all'audio di Bob Woodward uscito sulla Cnn: «Non voglio spaventare l'America con cose orrende, bisogna dimostrare leadership per evitare che si diffondano paura e sfiducia»

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 11 settembre 2020

La diffusione dei file audio nel quale Trump – intervistato da Bob Woodward per il suo libro, Rage – racconta di essere a conoscenza della letalità del nuovo coronavirus sin dai primi di febbraio, nonostante agli americani dicesse tutt’altro, si è abbattuta sugli Stati Uniti causando una serie di reazioni.

La prima a doverne parlare è stata la portavoce di Trump, Kayleigh McEnany, che ha cercato di difendere il suo capo dicendo che «il presidente non ha mentito agli americani», è solo stato prudente, al fine di proteggerli ma senza spaventarli. Questa, a quanto pare, è la linea di difesa della Casa Bianca replicata da Trump durante un briefing con i giornalisti: «Sono un cheerleader dell’America e non voglio spaventarla con cose orrende, bisogna dimostrare leadership per evitare che si diffondano paura e sfiducia».

Dopo aver offerto questa versione di leadership paternalistica, da autoritarismo benevolo, The Donald è tornato a ripetere di aver fatto solo cose giuste per la crisi causata dalla pandemia, e nella sua narrativa i numeri di morti e contagi negli Usa sono buoni, mentre i risultati del lavoro svolto da questa amministrazione si vedranno presto coi vaccini che saranno pronti in poche settimane, nonostante la comunità scientifica puntualmente affermi il contrario, tanto da portare il direttore del National Institutes of Health a dichiarare al Senato che nessun vaccino verrà reso disponibile al pubblico, se non saranno certi che sia sicuro ed efficace.

Mentre lo scoop della Cnn era ancora la notizia del giorno, Politico ha rivelato che un incaricato dell’amministrazione Trump presso il Dipartimento della salute e dei servizi umani sta cercando di impedire ad Anthony Fauci, il massimo esperto di malattie infettive del governo Usa, di parlare dei rischi che il coronavirus rappresenta per i bambini.

Le mail pubblicate mostrano Paul Alexander, un consigliere senior di Michael Caputo, assistente segretario di Hhs per gli affari pubblici, istruire gli addetti stampa del National Institutes of Health su ciò che Fauci dovrebbe dire durante le interviste ai media. Il consigliere di Trump ha valutato le risposte di Fauci a vari media da Bloomberg News, alla rivista scientifica Cell, promuovendo una versione politica, non scientifica.

Alexander ha detto agli addetti stampa di Fauci che lo scienziato non dovrebbe promuovere l’uso di mascherineper i bambini: «Assicurati che il dottor Fauci dica che le mascherine sono per gli insegnanti, non per i bambini» aggiungendo che i bambini portano a casa l’influenza, ma non il Covid-19. Un altro informatore ha nel frattempo accusato alti funzionari del Dipartimento per la sicurezza nazionale di aver minimizzato le minacce riguardo la violenza dei suprematisti bianchi e riguardo le interferenze russe sulle elezioni Usa 2020.

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