La diffusione dei file audio nel quale Trump – intervistato da Bob Woodward per il suo libro, Rage – racconta di essere a conoscenza della letalità del nuovo coronavirus sin dai primi di febbraio, nonostante agli americani dicesse tutt’altro, si è abbattuta sugli Stati Uniti causando una serie di reazioni. La prima a doverne parlare è stata la portavoce di Trump, Kayleigh McEnany, che ha cercato di difendere il suo capo dicendo che «il presidente non ha mentito agli americani», è solo stato prudente, al fine di proteggerli ma senza spaventarli. Questa, a quanto pare, è la linea di difesa...