Tripoli: «Islamisti in Italia via mare? Impossibile»
Libia Per la Guardia Costiera libica lo sbarco di miliziani dell’Isis in Italia è una possibilità inesistente. Così il comandante Rida Aysa risponde ai dubbi mossi dal Copasir: «Non c’è alcuna […]
Libia Per la Guardia Costiera libica lo sbarco di miliziani dell’Isis in Italia è una possibilità inesistente. Così il comandante Rida Aysa risponde ai dubbi mossi dal Copasir: «Non c’è alcuna […]
Per la Guardia Costiera libica lo sbarco di miliziani dell’Isis in Italia è una possibilità inesistente. Così il comandante Rida Aysa risponde ai dubbi mossi dal Copasir: «Non c’è alcuna possibilità che elementi dello Stato Islamico fuggano da Sirte attraverso il mare». Impossibile, dice, perché le coste sono pattugliate da forze marittime internazionali e Sirte è accerchiata via terra e via mare da quelle libiche.
La città costiera, ex roccaforte islamista in Libia, resta terreno di duri scontri: la liberazione – nonostante annunci precedenti e i 48 raid che ieri il commando Usa ha detto di aver portato a termine dal primo agosto – non è completa. Ieri le forze di terra del governo di unità nazionale di Tripoli hanno ripreso un altro distretto nel centro di Sirte, il cosiddetto quartiere numero 2.
A preoccupare è anche la situazione a est, dove a mantenere il controllo sono il parlamento “ribelle” di Tobruk e il generale Haftar, sostenuti dall’Egitto e – ufficiosamente – dalla Francia. Lunedì Haftar è entrato a Zueitina, sede di un importante terminal petrolifero. Gli uomini del generale sarebbero a soli 10 km dal sito, controllato dal governo di unità.
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