Da un lato c’è la petizione firmata sino ad oggi da quasi tremila palestinesi, parecchi dei quali accademici, intellettuali ed esponenti della società civile, che chiedono con forza le dimissioni del presidente dell’Anp Abu Mazen. Dall’altro il capo di Hamas, Ismail Haniyeh, atteso in Iran e Libano per suggellare il ruolo di attore regionale del movimento islamico dopo l’escalation militare con Israele. Bastano solo questi due dati a fotografare in modo chiaro la condizione che vivono le due leadership, a Ramallah e a Gaza, in questa fase delicata per i palestinesi a Gerusalemme Est e nel resto dei Territori occupati....