Toti resta ai domiciliari: «È ancora pericoloso»
Il caso L'inchiesta ligure. L'avvocato del governatore: «Con questo tipo di impostazione e con la necessità ribadita dal Riesame di non interferire sull'attività politico-amministrativa, l'unica soluzione che taglierebbe la testa al toro sarebbe quella delle dimissioni»
Il caso L'inchiesta ligure. L'avvocato del governatore: «Con questo tipo di impostazione e con la necessità ribadita dal Riesame di non interferire sull'attività politico-amministrativa, l'unica soluzione che taglierebbe la testa al toro sarebbe quella delle dimissioni»
Il tribunale del riesame di Genova ha confermato gli arresti domiciliari per il governatore della Liguria Giovanni Toti, arrestato lo scorso 7 maggio e la cui pericolosità sarebbe ancora «persistente».
Nelle trentatré pagine di ordinanza il giudice Massimo Cusatti sostiene che «persiste la concreta probabilità che l’indagato reiteri condotte di analogo disvalore confidando nel malinteso senso di tutela del bene pubblico cui ha ammesso di essersi ispirato all’epoca dei fatti nei rapporti che ha intrattenuto con Spinelli e Moncada e che, sulla scorta di un quadro gravemente indiziario nemmeno formalmente contestato, ad oggi risultano correttamente qualificati in termini di corruzione».
E ancora: «Correttamente il primo giudice ha finora autorizzato Toti, benché sottoposto agli arresti domiciliari con divieto di contatti con estranei, a intrattenere plurimi incontri dalla schietta finalità politica, trattandosi di tracciare le linee strategiche di indirizzo della vita gestionale della Regione Liguria».
Laconico il commento di Stefano Savi, avvocato del governatore: «Con questo tipo di impostazione e con la necessità ribadita dal Riesame di non interferire sull’attività politico-amministrativa, l’unica soluzione che taglierebbe la testa al toro sarebbe quella delle dimissioni». «Il solo fatto che ci sia un provvedimento almeno in parte atteso – aggiunge poi l’avvocato – non costituisce di per sé automaticamente alcun presupposto per cambiare qualsiasi cosa. Toti sta finendo di leggere le 33 pagine: non credo abbia già maturato prospettive future. Per quello che ne può scaturire sotto il profilo delle scelte politiche, è una decisione che merita ponderazione».
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