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Toscana al voto, da Prato a Livorno

Toscana al voto, da Prato a LivornoIl sindaco uscente di Prato, Matteo Biffoni (Pd)

Elezioni comunali 2024 Due terzi dei Comuni toscani alle urne. Oltre a Firenze le sfide principali nella città laniera, dove "l'effetto Biffoni" traina la dem Ilaria Bugetti, e quella labronica dove il ricandidato Luca Salvetti (csx) ha di fronte anche M5s e sinistre con Valentina Barale. Probabili i ballottaggi, il centrodestra rincorre

Pubblicato 4 mesi faEdizione del 8 giugno 2024

Non c’è solo Firenze. Sono ben 185 i comuni toscani, due terzi del totale, che aprono le urne per la scelta delle nuove amministrazioni cittadine. Fra questi Prato, terza città del centro Italia con i suoi 200mila abitanti, e Livorno, 160mila abitanti, che al pari del capoluogo regionale non è mai stata conquistata dal centrodestra.

Nella città laniera il forte apprezzamento (79%) per i dieci anni da sindaco del dem Matteo Biffoni, pratese docg dinamico e pragmatico, hanno portato a coniare il termine “biffonismo” per sottolineare il peculiare peso specifico del primo cittadino uscente. “E’ il clima instaurato con la comunità – ha spiegato il diretto interessato – la sensazione che ho avuto è di esserne al servizio, il fatto che tutti abbiano capito che qui c’erano persone che ce la mettevano tutta: ho sentito il rispetto”.

Proprio il fattore Biffoni, in quello che è il polo industriale più importante della Toscana, ha trainato in campagna elettorale la corsa del centrosinistra, a cui si sono uniti anche i pentastellati nonostante i mal di pancia degli attivisti della prima ora. Questo campo largo, secondo i sondaggi, ha portato la candidata dem Ilaria Bugetti ad avere un buon vantaggio, di sei/sette punti percentuali, su un centrodestra che candida Gianni Cenni. Mentre Italia Viva e Azione, che a Prato corrono insieme (con loro anche Ps e Libdem) con la lista “Prato merita” guidata da Mario Daneri, non sembrano intercettare il voto pratese al punto di condizionarne il quasi sicuro ballottaggio fra Bugetti e Cenni.

Più frastagliato il voto livornese, in una città attraversata da un calo demografico ventennale e da una annosa crisi industriale, cui si cerca di porre riparo guardando alle attività legate al porto e alla sua logistica (la metà delle dieci aziende con più fatturato in città sono spedizioniere). Sul faraonico e ambientalmente rischioso progetto della nuova Darsena Europa, capofila dei progetti Pnrr in Toscana con oltre 700 milioni di euro di investimenti, oltre che sulla infinita discussione sul nuovo ospedale, si sono giocati i confronti elettorali. Con da una parte il forte centrosinistra cittadino che ricandida l’indipendente Luca Salvetti, giornalista di Tele Granducato, e dall’altra il suo collega Alessandro Guarducci candidato del centrodestra. In vista di un probabile ballottaggio, fra i due litiganti attenzione a Valentina Barale, candidata che riunisce la sinistra extra Pd-Avs, dalla “sua” Buongiorno Livorno a Rifondazione, oltre ai comitati ambientalisti e soprattutto il M5s, che dieci anni fa vinse le elezioni con Filippo Nogarin.

Le geometrie variabili pentastellate sono un dato politico delle comunali toscane. Oltre a Livorno il M5s è alleato con la sinistra di alternativa a Piombino (il candidato Andrea Callaioli è del Prc), dove l’ex sindaco dem Gianni Anselmi guida il centrosinistra contro il ricandidato Francesco Ferrari del centrodestra. Poi a Borgo San Lorenzo, dove la coalizione da Borgo in Comune, M5s e Progressisti candida Leonardo Romagnoli a fronte del centrosinistra di Cristina Becchi e del centrodestra di Fulvia Penni. Anche ad Empoli il centrosinistra di Alessio Mantellassi ha un avversario in Leonardo Masi (M5s, Buongiorno Empoli, Siamo Empoli), oltre al centrodestra di Simone Campinoti. All’opposto a Scandicci la candidata del centrosinistra Claudia Sereni ha l’appoggio dei pentastellati, che invece a Bagno a Ripoli corrono con Sonia Redini contro il Pd e Italia Viva, e a San Giovanni Valdarno candidano Alice Vieri insieme a Rifondazione contro la sindaca uscente del centrosinistra Valentina Vadi.

Dei 185 Comuni toscani al voto sono 34 quelli sopra i 15mila abitanti. Fra questi Cortona, Calenzano, Castelfiorentino, Certaldo, Figline e Incisa Valdarno, Fucecchio, Lastra a Signa, Pontassieve, San Casciano, Signa, Follonica, Cecina, Collesalvetti, Rosignano Marittimo, Capannori, Ponsacco, Pontedera, San Giuliano Terme, San Miniato, Montemurlo, Agliana, Monsummano Terme, Montecatini-Terme, Colle Val D’Elsa e Poggibonsi.

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