Alle prime luci dell’alba di ieri un ingente schieramento di blindati e agenti ha circondato l’Asilo, storico presidio anarchico nel quartiere Aurora di Torino. Gli occupanti hanno resistito all’operazione di polizia arrampicandosi sul tetto.

Già in mattinata era partito l’appello a raggiungere via Alessandria per portare solidarietà. Alcune decine di persone accorse immediatamente erano state circondate dalla polizia e immobilizzate. In serata, invece, circa 250 manifestanti sono partiti in corteo dietro lo striscione «Contro un mondo di sorveglianza e paura, lotta dura».

Lungo il percorso sono stati rovesciati cassonetti e lanciati oggetti contro la polizia, nel tentativo di avvicinarsi all’Asilo. Il corteo è stato caricato e la polizia ha effettuato almeno quattro fermi.

Nell’operazione mattutina erano state arrestate sei persone, di cui una a Bologna, accusate di «associazione sovversiva» per azioni dirette contro la detenzione amministrativa dei migranti.

Scontata la reazione di Matteo Salvini: «Finalmente i teppisti vanno in galera». In un tweet la sindaca Chiara Appendino ha ringraziato questura e agenti per un «intervento più volte richiesto e lungamente atteso da città e residenti nel corso degli anni».

Di diverso avviso Damiano Carretto, consigliere della maggioranza grillina in comune, che ha scritto su facebook: «Quello sgombero è un fallimento. […] Dubito che avrà una qualche minima influenza sul degrado della zona. Ma forse è più semplice colpire qualche anarchico piuttosto che andare a toccare la vera criminalità.»