Texas al gelo, per gli eredi di Rush Limbaugh è tutta colpa delle rinnovabili

In Texas situazione disastrosa per il mal tempo. Da giorni la temperatura è sotto zero anche nelle abitazioni, le persone, al freddo e al buio da giorni si rifugiano nelle auto perché le case sono senza riscaldamento, il cibo va a male e non c’è la possibilità di rifornirsi, le strade ghiacciate rendono i trasporti impossibili e in alcune parti dello Stato non c’è più benzina. L’acqua, ghiacciandosi, fa esplodere le tubature, le bottiglie, gli acquari, i wc.

Più di una dozzina di persone sono morte, i centri di vaccinazione Covid-19 hanno annullato gli appuntamenti, gli ospedali sono sotto pressione per i casi di ipotermia o intossicazioni da monossido di carbonio.

In questo contesto il senatore repubblicano del Texas Ted Cruz è partito per una vacanza a Cancun, in Messico, ed è stato fotografato in aeroporto con la sua famiglia. La Cnn ha contattato ripetutamente l’ufficio di Cruz e le persone nella sua orbita, ma non ha ricevuto risposte alle richieste di commento. Questa situazione emergenziale è stata creata dalla decisione del Texas di isolare la sua rete elettrica dal resto del Paese e dai cambiamenti climatici, ma i politici repubblicani puntano il dito contro le turbine eoliche e il Green New Deal, tutti potenziali colpevoli.

Questa narrativa che anche di fronte a una catastrofe di questo genere non cede il passo alla logica, ha perso proprio in questi giorni uno dei suoi massimi esponenti, il commentatore radiofonico Rush Limbaugh, che per 30 anni ha promosso teorie del complotto e l’uso di una retorica derisoria e demonizzante verso gli emarginati e le fasce più deboli, il negazionismo di ogni teoria scientifica, prima tra tutte quella dei cambiamenti climatici. Dopo la sua scomparsa avvenuta il 17 febbraio a causa di un tumore ai polmoni, si discute sulla sua eredità. I media e le personalità di destra hanno descritto Limbaugh come un pioniere che ha aperto la strada a Fox News e ai media alternativi, esattamente ciò per cui lo criticano tutti gli altri, puntando il dito sulla sua propensione a spacciare notizie del tutto false al fine di spingere principi ideologici fondati sul nazionalismo, il razzismo, l’omofobia, la misoginia.

Il giornalista Chris Cillizza ha affermato che senza Limbaugh non ci sarebbe mai stato un presidente Trump. La medaglia per la libertà, massima onorificenza civile statunitense, che Trump ha dato a Limbaugh durante il suo ultimo discorso sullo stato dell’Unione, chiude il cerchio.