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Tarantino, il mio errore con Uma

Tarantino, il mio errore con Uma

Cinema Il regista in una intervista su «Deadline», chiarisce la sua posizione rispetto alle dichiarazioni rilasciate da Thurman al «New York Times» lo scorso sabato. E definisce l’incidente sul set di «Kill Bill»:«Il mio più grande rimpianto»

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 7 febbraio 2018

«È uno dei più grandi rimpianti della mia vita – aver fatto fare quello stunt a Uma», dice Quentin Tarantino a Mike Fleming Jr in una lunga e dettagliatissima conversazione su «Deadline», in cui chiarisce la sua posizione rispetto all’intervista rilasciata da Uma Thurman al «New York Times» sabato scorso. Nell’intervista, le accuse rivolte a Weinstein di averla aggredita e sessualmente molestata in più occasioni erano accompagnate dal racconto (e il video) di uno stunt in macchina fatto durante le riprese di Kill Bill, conclusosi con un incidente per il quale l’attrice è finita in ospedale.

 

 

 

Su «Deadline» il regista – supportato dalla stessa Thurman che chiarifica in un post su Instagram di non ritenerlo responsabile – spiega gli eventi di quel giorno, pur ammettendo il proprio errore e un profondo rimorso. «L’idea era di farla guidare a circa 45 miglia orarie (72 km)», racconta, ricordando che Thurman era perplessa e che per questo lui stesso aveva guidato lungo il percorso per accertarsi che non fosse pericoloso. «Sono entrato nel suo camerino tutto contento per dirle che sarebbe stata perfettamente in grado di farlo(…). Lei mi ha risposto ’Ok’, perché si fidava di me». Questo – la sua fiducia tradita – il motivo del rimorso.

 

 

 

Ma Tarantino spiega anche di non aver in nessun modo preso parte, come invece, dice, poteva apparire dall’articolo del «NYT», al tentativo di insabbiamento messo inatto dalla Weinstein Co. «Oggi (ieri, ndr) su Instagram Uma ha fatto i nomi di coloro che ritiene colpevoli. Harvey (Weinstein), Lawrence Bender e Bennett Walsh. Tutti e tre si sono rivolti a degli avvocati che hanno fatto in modo che non venissero nominati nel pezzo».

 

 

Tarantino racconta infatti di aver partecipato attivamente, su richiesta di Thurman, alle ricerche del video dell’incidente, che così l’attrice, 15 anni dopo, ha potuto finalmente rendere pubblico.

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