Sudan, stop ai negoziati con i militari
Khartoum, prosegue il sit in davanti alla sede dell’esercito – Afp
Internazionale

Sudan, stop ai negoziati con i militari

Transizione turbolenta I manifestanti non si fidano dei generali. Dall’Arabia saudita piovono i primi miliardi. E la piazza non ci sta: «Per favore, teneteveli»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 23 aprile 2019
Da ieri sono fermi i colloqui tra i rappresentanti della protesta che dallo scorso dicembre scuote il Sudan e il Consiglio di transizione militare (Tmc) che ha deposto dopo 30 anni di potere il presidente Omar al Bashir – incarcerato insieme ai membri più impresentabili della sua cerchia – ma non sembra per ora accettare l’idea del pieno passaggio di consegne a un governo civile. Le forze coalizzate nel blocco Freedom and Change (Libertà e cambiamento) – che oltre a Sudan Call, cartello dei partiti di opposizione, comprende i soggetti più trainanti della società civile, a cominciare dalla Sudanese Professionals...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi