C’è voluto un po’ di tempo prima che le cancellerie internazionali si accorgessero che a Gerusalemme stava accadendo qualcosa di più di quello che il mondo ormai associa ai Territori palestinesi occupati: tensioni, confische, scontri. Una realtà che agli occhi esterni pare cristallizzata ma che è in graduale involuzione. Peggiora, sempre, con un unico punto fermo: il divario di diritti tra un popolo e un altro. COSÌ, QUELLA CHE sembrava una confisca come un’altra, le case palestinesi di Sheikh Jarrah a favore del movimento dei coloni, ora preoccupa. L’allargamento repentino della protesta palestinese al cuore della città santa, la Spianata...