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Strage di Natale in Wisconsin, cade l’ipotesi dell’attentato terroristico

Strage di Natale in Wisconsin, cade l’ipotesi dell’attentato terroristicoNastri della polizia sul luogo della strage a Waukesha, Wisconsin – LaPresse

Stati uniti A guidare il Suv scagliato sulla folla era un rapper 39enne in fuga dalla polizia. 5 i morti, 48 feriti

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 23 novembre 2021

Doveva essere una serata di festeggiamenti per la cittadina di Waukesha, Wisconsin, di quelle che si vedono nei film di cassetta sulla provincia americana, con una parata natalizia composta da gruppi di ballo, le bande dei liceali che suonano Jingle Bell e i politici locali che sfilano lungo la Main Street, poi, poco prima delle 16.40, il film ha cambiato bruscamente registro: un Suv ha travolto le barricate e si è lanciato tra la folla, colpendo decine di persone, uccidendone 5 e ferendone più 48, fra cui 18 minorenni.

GLI OSPEDALI della zona riferiscono di star curando dozzine di pazienti – di cui 10 in terapia intensiva -, inclusi molti bambini. La polizia, durante una conferenza stampa di ieri, ha concluso dicendo che il numero delle vittime potrebbe salire.
Inizialmente non era chiaro il “movente”: polizia e Fbi avevano subito dichiarato che l’indagine si preannunciava come «molto fluida» e che un uomo era stato preso in custodia.
Nella conferenza di ieri, però, i dubbi sono stati fugati: il capo della polizia locale, Dan Thompson, ha affermato che a scagliare il Suv sulla folla è stato il rapper 39enne Darrell Edward Brooks Jr., conosciuto anche con il nome d’arte di MathBoi Fly. Brooks era stato scarcerato due giorni prima dietro cauzione di 1000 dollari, dopo essere stato arrestato il 5 novembre per violenza domestica, resistenza a pubblico ufficiale e condotta pericolosa.

L’IPOTESI confermata è quella che abbia investito il corteo mentre era in fuga, dopo aver commesso un accoltellamento.
Le accuse sono ora al vaglio dell’ufficio del procuratore distrettuale e includono cinque distinti capi d’imputazione per omicidio volontario di primo grado.

Gli inquirenti non hanno ancora trovato nulla che leghi il rapper a nessun tipo di terrorismo o ideologia, e sembra che il suo intento principale fosse proprio quello di sfuggire alla polizia che era sulle sue tracce.
Le prime ipotesi erano andate, invece, proprio nella direzione di un attentato o di una protesta dopo l’assoluzione pochi giorni fa di Kyle Rittenhouse, il 18enne che ha ucciso due uomini a Kenosha, sempre in Wisconsin, durante una protesta di Black Lives Matter.
Stando a quanto pubblicato dal Milwaukee Journal Sentinel, pare che l’accoltellamento da cui Brooks stava scappando prima di lanciarsi sulla paratafosse legato ad abusi domestici, riaprendo così il dibattito sulla necessità di un percorso riabilitativo a cui sottoporre le persone condannate per questo tipo di reato.

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