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Sport e sanità trans-free: la crociata di 28 Stati Usa

Sport e sanità trans-free: la crociata di 28 Stati UsaUna protesta in Alabama contro la legge che vuole limitare lo sport alle persone transgender – Ap

Stati uniti Sul tavolo progetti di legge che colpiscono i più giovani: Tennessee, Arkansas e Mississippi li hanno già approvati. Nel mirino l'attività sportiva nelle scuole e l'assicurazione sanitaria per trattamenti ormonali

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 30 marzo 2021

Negli Usa 28 Stati stanno prendendo in considerazione leggi apertamente anti-transgender. I progetti presentati quest’anno rientrano prevalentemente in due categorie: mirare alla possibilità per le ragazze e le donne transgender di partecipare agli sport scolastici e limitare l’accesso dei giovani transgender all’assistenza sanitaria.

Per ora, anche se in molti Stati è difficile che questi progetti diventino legge, in Tennessee, Mississippi e Arkansas hanno approvato le proposte, già firmate dai governatori. Le leggi sullo sport partono dall’assunto che ammettere nella stessa categoria le donne transgender penalizzerebbe le cisgender.

Il governatore Gop del Tennessee Bill Lee ha firmato un disegno di legge che richiede agli studenti di dimostrare il loro sesso alla nascita per poter praticare sport alle medie e superiori; e il governatore dell’Arkansas Asa Hutchinson ha firmato il Fairness in Women’s Sports Act, che applica lo stesso divieto a tutti gli sport scolastici dalle elementari fino all’università e richiede che l’identità di genere di una persona corrisponda al sesso assegnato alla nascita.

Anche i progetti di legge sull’accesso all’assistenza sanitaria si stanno avviando al passaggio. Il Senato dell’Arkansas voterà sul Save Adolescents from Experimentation (Safe) Act, misura volta a impedire alle persone transgender di età inferiore ai 18 anni di sottoporsi a un trattamento di «affermazione del genere» e a consentire alle compagnie di assicurazione private di rifiutare la copertura alle persone trans.

Il trattamento a cui si riferiscono nella legge riguarda l’uso di bloccanti ormonali della pubertà che, secondo l’American Academy of Pediatrics, consente ai giovani che soffrono di disforia di genere di avere il tempo di esplorare l’identità di genere a cui sentono di appartenere.

Il Safe Act vieterebbe anche la terapia ormonale incrociata, un trattamento di affermazione del genere che consente alle persone trans di mascolinizzare o femminilizzare il proprio aspetto fisico per essere più coerente con l’identità di genere che sentono propria.

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