Kishida Fumio ce l’ha fatta, battendo non solo l’opposizione ma anche tutti i pronostici. Le elezioni dei 465 seggi della camera bassa tenutesi domenica sono state il primo banco di prova per il nuovo premier del Giappone, insediatosi appena a inizio ottobre. Gran parte dei sondaggi prevedevano una sostanziosa emorragia di voti per il governo guidato dal Partito liberal democratico (Ldp) e Kishida stesso aveva fissato la soglia minima della vittoria a 233 per la coalizione di governo, composta dall’Ldp e dal partito d’ispirazione buddhista Komeito. La realtà del voto però è stata un’altra, con l’Ldp a quota 261 seggi...