Sono sempre i tempi ruggenti dei Rolling Stones
Note sparse Un libro di Fabio Ruta sulla storica band
Note sparse Un libro di Fabio Ruta sulla storica band
A scatenare i fan è stato sufficiente, sul finire dell’anno scorso, un lancio del Sun che assicurava imminente il ritorno in studio dei Rolling Stones con materiale nuovo, a 17 anni dall’ultimo album di inediti. Secondo il tabloid Ron Wood avrebbe indicato la prossima estate come possibile data di uscita del nuovo album, e non solo: nel disco saranno presenti alcune tracce di batteria postume di Charlie Watts. Prima di Wood, anche Keith Richards aveva svelato di essere al lavoro su numerose linee di basso per il nuovo album.
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Rolling Stones, 60 anni rock
Il volume si struttura con interviste a musicisti, scrittori, registi
CON INTERVISTE a musicisti, scrittori, giornalisti, discografici, fotografi, artisti, studiosi e semplici fan, nel secondo volume Fabio Ruta prova a definire l’influenza della band su generazioni di musicisti e artisti di varia estrazione, del rapporto con moda, arti visive e controcultura. Il principio dell’eterogeneità degli intervistati affronta la complessità delle sfaccettature che riguardano gli Stones e la loro strepitosa carriera. La capacità di influenzare non solo la musica e altre forme d’arte ma, più in generale, il cambiamento sociale tout court è una caratteristica che Jagger e soci incarnano come pochissimi altri. Questo è probabilmente dovuto all’eccezionale longevità della band, che si traduce in una potenza simbolica in grado di innestarsi sull’immaginario di diverse generazioni.
Nel libro le interviste più significative sono ovviamente quelle a chi ha incrociato le Pietre Rotolanti di persona. Il discografico Massimo Bonelli. L’armonicista Sugar Blue, reclutato da Mick Jagger per la registrazione di Some Girls mentre faceva busking nella metropolitana di Parigi. Oliviero Toscani, autore di una foto di Jagger scattata nel 1973 a Saint Tropez dopo una partita a carte a casa di Elsa Martinelli. E poi il chirurgo, ex sindaco di Roma Ignazio Marino, che confessa di operare col sottofondo degli Stones e Fabio Fabbri, degli Stormy Six, gruppo spalla dei Rolling Stones nel 1967° Milano.
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