«Noroz Khoja, nome di battaglia Ruksen Mihemed». È l’unica informazione su di sé che ritiene importante specificare la portavoce delle Unità di protezione delle donne. Le mitiche Ypj che dieci anni fa hanno combattuto e sconfitto lo Stato islamico (Isis) e oggi difendono nel nord-est della Siria, il Rojava, quel confederalismo democratico in cui i diversi popoli hanno la stessa dignità e uomini e donne partecipano alla pari al sistema politico. La incontriamo nei meandri dell’atelier autogestito Esc, nel quartiere romano di San Lorenzo, dove insieme ad Abdulkarim Omar, ex ministro degli esteri dell’Amministrazione autonoma della Siria del nord-est (Aanes)...