Il referendum del 20-21 settembre sul taglio dei parlamentari rappresenta una consultazione-trappola, dove al cittadino non è dato vincere mai, qualsiasi esito prevarrà (il SI al taglio o il NO al taglio). Formalmente coinvolti in una procedura partecipativa di rango costituzionale, di fatto saremo chiamati a dire la nostra sull’antipolitica. In breve, nessun cittadino voterebbe SI al taglio di un terzo dei medici, o degli infermieri, o dei giudici, o degli insegnanti; ma di un terzo dei parlamentari, magari sì. Tra tutti coloro che partecipano allo svolgimento di pubbliche funzioni, gli unici sotto tiro sono questi ultimi, i parlamentari (dunque,...