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Sì alla cannabis, ma due Stati «aboliscono» l’aborto

Sì alla cannabis, ma due Stati «aboliscono» l’abortoLa Global Marijuana March

Stati uniti Insieme al voto di midterm, si sono tenuti circa 150 referendum, dalla marijuana all'interruzione di gravidanza. La Florida ridà il diritto di voto agli ex detenuti, lo Stato di Washington boccia la tassa green

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 8 novembre 2018

Marijuana, aborto, diritti dei transgender e quello al voto per ex galeotti. E pure l’orario di vendita degli alcolici. Ieri è stata giornata di votazioni anche fuori dal Congresso: sono stati circa 150 i referendum sottoposti agli elettori di molti Stati americani.

A uscire vincitrice dalle urne è la cannabis: il Michigan ne ha approvato l’uso (per soli adulti) per scopi ricreativi, primo Stato del Midwest a compiere il passo, decimo in totale. Meno «radicali» Missouri e Utah: la marijuana è legalizzata per terapie mediche. Il North Dakota, invece, ha bocciato tutto, passatempo e medicinale.

Fa invece un passo indietro – molto indietro – il diritto all’aborto: Alabama e West Virginia hanno approvato emendamenti alle rispettive costituzioni che stracciano di fatto il diritto delle donne all’interruzione di gravidanza. Riferendosi alla «santità della vita non nata (sic) e i diritti dei bambini non nati», sono passate le iniziative che cancellano il diritto costituzionale all’aborto e ai fondi pubblici e restringono ulteriormente i casi in cui l’aborto va costituzionalmente garantito (compresi stupro e minaccia alla vita della madre).

La Florida ha invece dato indietro a 1,5 milioni di suoi cittadini il diritto di voto, ovvero agli ex detenuti. Ma non tutti: restano fuori, anche se hanno già finito di scontare la pena, i condannati per omicidio e abusi sessuali. Nei referendum si è parlato anche di ambiente: dopo una dura battaglia, specchio delle divisioni che ruotano intorno alla questione dei cambiamenti climatici (Trumo docet), lo Stato di Washington ha rigettato con quasi il 56,3% di no la proposta di tassare le emissioni da combustibili fossili (15 dollari a tonnellata) e di investire il previsto miliardo di dollari all’anno di gettito per campagne green.

Festa in Massachusetts tra i sostenitori del referendum per i diritti dei Lgbtqi: è passata la Mozione 3, quella che conferma la legge statale del 2016 contro le discriminazioni negli spazi pubblici, inclusi bagni e spogliatoi, che restano così divisi per identità di genere.

In Georgia, a festeggiare è il 75% dei votanti che ieri ha deciso di anticipare l’orario «di bevute» della domenica: l’alcol sarà in vendita dalle undici del mattino, e non più dalle 12.30.

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