Il blitz fatto tra il 30 aprile e il primo maggio con l’approvazione di decreto che cambierà, peggiorandolo, il reclutamento dei docenti e il modo di aumentare gli stipendi porterà con ogni probabilità tutti i sindacati della scuola a uno sciopero generale contro il governo Draghi. Sarà il secondo in pochi mesi: il 10 dicembre 2021 lo fecero Flc Cgil, Uil Scuola, Gilda, Snals e, separatamente, Anief, non la Cisl. Stavolta l’indignazione per un «decreto umiliante» prodotto dal ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, sempre più contestato, con le cabine di regia che si alternano tra Palazzo Chigi e il ministero dell’Economia,...