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Schmidt papa straniero, la destra fiorentina ci pensa

Schmidt papa straniero, la destra fiorentina ci pensaEike Schmidt, direttore tedesco degli Uffizi

Elezioni comunali 2024 Di fronte alla suggestione del direttore degli Uffizi candidato del centrodestra, con l'endorsement del sottosegretario Sgarbi, prima l'assessora Funaro e ora anche Dario Nardella pongono l'aut aut del Pd: "O si fa il direttore del museo o si fa politica".Mentre Fdi, cui spetta la decisione finale, sfoglia la margherita.

Pubblicato circa un anno faEdizione del 23 settembre 2023

Un papa straniero per dare l’assalto a Palazzo Vecchio? La suggestione c’è, la trattativa non ancora, e Giovanni Donzelli continua a dire “non confermo e non smentisco”. Ma certo l’idea che il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, si candidi a guidare la coalizione di centrodestra elle elezioni comunali sta tenendo banco nelle discussioni politiche fiorentine. A tal punto che, dopo l’assessora Sara Funaro che potrebbe essere la candidata del Pd e dei suoi alleati, ieri lo stesso Dario Nardella ha ribadito la linea dem: “Credo sia ragionevole ritenere che o si fa il direttore del museo o si fa politica. Fare due cose insieme non penso sia un principio della pubblica amministrazione, soprattutto per chi si ritiene un servitore delle istituzioni e un funzionario pubblico”.
Il sindaco uscente, non ricandidabile dopo le due vittorie (al primo turno) del 2014 e 2019, è quasi costretto a replicare dopo l’endorsement a Schmidt da parte di Vittorio Sgarbi. Lo storico d’arte attuale sottosegretario del governo Meloni, interpellato dall’agenzia Ansa dopo i boatos sul nome del direttore degli Uffizi, ha detto la sua: “Siamo molto amici – ha premesso – e siccome sa che ovunque vada alla fine del mandato gli daremo un posto di rilievo, perché è stato molto bravo in un grande museo nazionale, ma sarebbe comunque un posto meno importante di Firenze, allora preferirebbe restare lì a Firenze anche in un’altra veste. Credo sia tentato molto. Però non lo so, non gli ho parlato. Magari lo chiamo”.

Per certo al Pd non è piaciuta l’intervista rilasciata da Schmidt al Corriere Fiorentino una settimana fa, in cui il direttore degli Uffizi è intervenuto a tutto campo, parlando di una “Firenze più sporca e insicura, che negli ultimi anni è peggiorata”, e con un giudizio tranchant nei confronti di un suo collega, il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti.

In difesa di quest’ultimo è arrivata a stretto giro di posta una lettera aperta di 67 intellettuali, artisti e docenti cittadini, scritta per dar voce al loro “disagio riguardo a quanto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, sul quale circolano le voci di possibile candidatura a sindaco proposto da Fratelli d’Italia, ha formulato nei confronti del direttore del Museo Novecento”.

I firmatari della lettera aperta puntano l’indice contro l’indelicatezza delle parole di Schmidt sulla città e la sua amministrazione, e in particolare contro Risaliti: “Giudicare lo stipendio di un collega è qualcosa che, in uno stato dignitoso, prevederebbe il richiamo del ministro dei beni culturali. Prima di fare campagna elettorale lasci gli Uffizi”. Nessuna replica da parte del direttore tedesco, nominato all’epoca dal ministro Franceschini e riconfermato lo scorso anno. Uno Schmidt che al momento non ha smentito il suo interesse a correre per Palazzo Vecchio, e che in questi giorni si trova in Cina dove ha aperto il “Golden Panda international cultural forum” e collaborato all’organizzazione di alcune mostre.

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