Eppur si muove anche il Pd sul fronte della Palestina. Nel giorno in cui il premier spagnolo Pedro Sanchez riconosce lo stato palestinese, anche i dem passano il Rubicone e chiedono che l’Italia faccia come Spagna, Norvegia e Irlanda. In Parlamento si salda l’asse con M5S e Sinistra-Verdi, con la richiesta corale di una informativa urgente del governo su Gaza.

Alla Camera il responsabile Esteri Peppe Provenzano ha chiamato in causa il governo: «Nessun uomo, nessun paese è al di sopra del diritto, tanto più se è o dice di voler essere una democrazia. Servono parole di condanna chiare e serve un impegno dell’Italia all’Onu per fare rispettare la legalità internazionale, per il cessate il fuoco e per impedire si consumi una ulteriore catastrofe nella catastrofe». Secondo Provenzano, «troppi silenzi sono stati offerti dalla presidente del consiglio. Se alle parole non facciamo seguire atti conseguenti cresce la sfiducia dei cittadini nei confronti della politica».

Il deputato dem ha espresso «grande apprezzamento per Spagna, Norvegia e Irlanda per un atto che serve a preservare la prospettiva dei due popoli due stati. È tempo che anche l’Italia si unisca onorando un impegno che questo parlamento si era assunto nel 2015». Una mossa concordata con la segreteria Schlein che, dalla Sicilia, ha espresso lo stesso concetto: «Sarebbe ora che il riconoscimento arrivasse anche dall’Italia», ha detto. «Noi insistiamo su un riconoscimento a livello di Ue, perché possa aiutare il processo di pace in Medio Oriente. Torniamo a chiedere con forza un cessato del fuoco immediato per fermare questo massacro di civili, per liberare gli ostaggi israeliani, per portare tutti gli aiuti umanitari necessari e per far ripartire un percorso politico verso la soluzione dei due popoli, due stati». «Ma uno esiste già, Israele. Il problema è che la comunità Internazionale non ha mai pienamente riconosciuto l’altro Stato».

«Abbiamo presentato una mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina e chiediamo che il governo e la presidente del Consiglio siano in Aula per prendersi per una volta una responsabilità», attacca dai 5S Riccardo Ricciardi, mentre tra i deputati del suo gruppo sventolano bandiere palestinesi e della pace. «Come può Meloni dire di volere “due Popoli due Stati” senza questo riconoscimento?», ha concluso Ricciardi.

«Per M5s la posizione è chiara, non solo riguardo al riconoscimento dello Stato palestinese ma anche rispetto a quello che ignobilmente sta facendo il governo, ovvero permettere la vendita delle armi allo Stato di Israele», ha aggiunto il capogruppo Francesco Silvestri. «Basta con l’ignavia. Fermiamo la follia di Netanyahu!», il messaggio via social di Giuseppe Conte. Sulla stessa linea anche Avs. In Aula Angelo Bonelli ha attaccato: «Non è possibile avere l’ignavia di un governo che non ha il coraggio di dire a Israele “adesso basta”: servono sanzioni».

Nel Pd scoppia il caso Tarquinio. L’ex direttore di Avvenire, candidato alle europee, su La7 ha proposto di sciogliere la Nato e anche l’alleanza con Israele. «Se le alleanze non servono la pace e da difensive diventano offensive vanno sciolte. Non si può fare in un giorno, ma va fatto: va costruita un’alleanza nuova e tra pari tra Europa e Usa». Calenda e Renzi si scatenano contro il Pd, Provenzano precisa: «Tarquinio è un candidato indipendente, le posizioni sulla politica estera e di sicurezza del Pd le esprime il Pd. E sono chiare. La questione della Nato la sinistra italiana l’ha risolta con Berlinguer negli anni Settanta».