Nel teatro dell’assurdo di scena in Calabria da quarant’anni può accadere che un’isola cosiddetta «ecologica» nella realtà si mostri per quel che è: una discarica di rifiuti che, con i suoi 3 milioni di metri cubi di capacità, risulta tra le più grandi del Mezzogiorno. Quest’enorme buca sta sorgendo su un terreno che dal punto di vista sismico ed idrogeologico presenta diverse criticità, a partire dalla sua elevata permeabilità. Ciò comporterà inevitabilmente infiltrazione di percolato – sostanza prodotta dai rifiuti, altamente inquinante e nociva – che andrà ad inquinare le falde delle sorgenti che alimentano i serbatoi di acqua potabile...