Parziale, capzioso, arretrato e convergente con l’idea del governo Meloni di liquidare il salario minimo. In attesa del 12 ottobre, quando saranno presentate le proposte «concrete», sul documento «tecnico» approvato dal Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel) ieri è piovuta una pioggia di critiche da parte delle opposizioni parlamentari. Ciò che ha scatenato la reazione è l’idea generale di contrapporre, e mettere in concorrenza, la contrattazione con il salario minimo. Ad avviso di Maria Cecilia Guerra, responsabile lavoro del Pd, il documento avrebbe provato a interpretare in questo modo la direttiva europea sul salario minimo. «Non è così –...