Ryanair convince Schifani: il caro-volo è già dimenticato
Ricatto Finto Low Cost La compagnia propone di aumentare le rotte (estere) in cambio del taglio all'imposta locale. Il presidente della Regione Sicialiana dice di sì. Intanto l'Antitrust apre una istruttoria sui servizi accessori
Ricatto Finto Low Cost La compagnia propone di aumentare le rotte (estere) in cambio del taglio all'imposta locale. Il presidente della Regione Sicialiana dice di sì. Intanto l'Antitrust apre una istruttoria sui servizi accessori
«Abbiamo spiegato al presidente della Regione Siciliana che le compagnie non controllano i prezzi. Il caro-voli è dipeso dalla compagnia di bandiera (Alitalia, ndr) che è sparita e ha ridotto tanti collegamenti tra la Sicilia e la Sardegna. Meno voli, costi più alti. Per questo vogliamo aumentare le tratte in Sicilia e la nostra compagnia è una delle poche che può farlo». La strategia Ryanair è riassunta in questo virgolettato del Ceo Eddie Wilson che ieri a Palermo è riuscito a circonvenire facilmente Schifani e gli amministratori che riempiono Ryanair di soldi pubblici per rotte su cui la compagnia ha il monopolio, come a Trapani.
E così mentre in Sardegna Ryanair ha deciso di tagliare il 10% delle tratte invernali come «ricatto» alla norma che metteva un tetto del 200% ai costi dei biglietti – già cancellata dal ministro Urso martedì – in Sicilia la compagnia irlandese promette e ottiene quello che vuole.
«Abbiamo una incredibile proposta di 3 milioni di posti aggiuntivi e di aumentare la spesa turistica di 1,5 miliardi l’anno, a costo zero per i siciliani semplicemente eliminando la tassa sul turismo/addizionale comunale», l’imposta da 6,50 euro a passeggero i cui proventi vengono ripartiti fra Comune, capoluogo di provincia e Regione. Insomma, Wilson è un vero piazzista. A cui Schifani ha creduto.
Ai tagli alle meno remunerative rotte da Palermo per Forlì e Cuneo; da Trapani per Pisa e Treviso; da Comiso per Fiumicino, Malpensa e Treviso; fanno da contraltare le nuove (e più remunerative) cinque rotte internazionali: Bucarest, Norimberga, Parigi, Praga e Tirana.
Intanto dopo la figuraccia del governo che ha sostituito il tetto ai biglietti con generici poteri allargati all’Antitrus, proprio l’autorità ieri ha aperto un’istruttoria per posizione dominante contro Ryanair. L’oggetto non ha a che fare con il caro-volo: i servizi accessori ai voli come auto e hotel che si possono trovare sul sito della compagnia a prezzi più bassi rispetto alla agenzie di viaggio. Niente di preoccupante per il sistema Ryanair.
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