Roberto Spada come Buzzi, carcere duro a Tolmezzo
Roberto Spada è stato spedito nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo, vicino a Udine. Il provvedimento sarebbe motivato, secondo i magistrati, dalla sua «elevata pericolosità sociale» e dalla necessità […]
Roberto Spada è stato spedito nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo, vicino a Udine. Il provvedimento sarebbe motivato, secondo i magistrati, dalla sua «elevata pericolosità sociale» e dalla necessità […]
Roberto Spada è stato spedito nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo, vicino a Udine. Il provvedimento sarebbe motivato, secondo i magistrati, dalla sua «elevata pericolosità sociale» e dalla necessità che non eserciti la sua influenza anche da dietro le sbarre.
Così, un uomo che fino a pochi giorni fa era libero e considerato innocente, diventa un pericoloso boss, anche se in attesa di giudizio destinato al carcere duro. Intanto per mercoledì prossimo, 22 novembre, è stata fissata l’udienza del tribunale di Riesame per discutere il ricorso presentato dalla difesa di Roberto Spada, che è accusato di lesioni e violenza privata aggravate dal metodo mafioso.
Curiosamente, nella giornata di ieri a Tolmezzo si era liberato un posto: Salvatore Buzzi è stato trasferito a Rebibbia, dopo la decadenza dell’associazione mafiosa a suo carico per «Mafia Capitale» e per rispondere alle domande nel corso delle udienze del processo «Mondo di Mezzo».
Gli Spada e la loro ombra, intanto, continuano ad avvelenare la campagna elettorale per il municipio di Ostia.
Sul sito FanPage è stata pubblicata una foto che risale alla fine dello scorso mese di ottobre. L’immagine ritrae la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e la sua candidata Monica Picca assieme a Silvano Spada, esponente della famiglia di Ostia nell’occhio del ciclone.
«Tra le centinaia di foto che ogni giorno faccio in giro per l’Italia incontrando i cittadini – spiega Meloni prendendo le distanze da Silvano – c’è anche questa, scattata quando ho visitato ad Ostia la sede di un’associazione che si occupa di disabili, che mi ritrarrebbe con una persona (che come chiaramente si vede si è infilata nella foto come fosse il Paolini della situazione, se non è stato mandato da qualcuno) che dicono faccia ‘Spada’ di cognome».
Anche la candidata Monica Picca ha detto di “non aver nulla a che vedere con la famiglia Spada” e ha annunciato querele contro chiunque accosti il suo nome al clan Spada.
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