Era l’ottobre del 2019, una vita politica fa, quando per consentire la nascita del governo giallorosso Conte 2 la maggioranza di allora mise nero su bianco l’impegno a «riequilibrare» il taglio dei parlamentari che come primo atto si accingeva ad approvare. Il taglio dei parlamentari è stato poi approvato, confermato dal referendum costituzionale e scatterà dalle prossime elezioni, nel frattempo ci sono già i primi pentiti. Ma quell’impegno al «riequilibrio», articolato in cinque diversi obiettivi, è rimasto sulla carta. Solo ieri, a due anni e mezzo di distanza, la commissione affari costituzionali della camera ha dato un prima via libera...