Tiziano Renzi e Laura Bovoli, padre e madre di Matteo Renzi, sono stati condannati in primo grado dal tribunale di Firenze a 3 anni, 2 mesi e 15 giorni di reclusione per false fatturazioni. Sono stati invece assolti “per non aver commesso il fatto” dalla bancarotta fraudolenta delle coop Delivery Service Italia, Marmodiv e Europe Service.

Queste ultime erano società che giravano intorno alla Eventi6, l’“ammiraglia di famiglia”, e secondo le accuse erano utilizzate per alleggerire la capofila Eventi6, che si occupava della distribuzione di volantini pubblicitari e giornali, e il cui giro d’affari era passato da un milione nel 2014 a sette milioni nel 2019, degli oneri previdenziali e fiscali, per mezzo di coop che nascevano, si indebitavano e chiudevano.

Condannati per le fatture false anche Pier Giovanni Spiteri a un anno, un mese e 15 giorni di reclusione; Pasqualino Furii a tre anni; Giuseppe Mincuzzi a due anni e tre mesi; Carlo Ravasio e Paolo Terreni a un anno e nove mesi ciascuno; Giovanna Gambino a quattro anni e tre mesi; Daniele Goglio a tre anni; Priyantha Punchihewa a un anno.

Il tribunale ha ordinato inoltre la confisca nei confronti della Marmodiv di 98.592 euro, pari all’imposta complessivamente evasa, e in caso di incampienza la confisca per equivalente della stessa somma a sei condannati, tra cui i coniugi Renzi. Confisca anche nei confronti della Eventi6 di 603.576 euro, sempre per l’imposta evasa, e in caso di incampienza la confisca della stessa somma ai soli coniugi Renzi. Cinque imputati infine, fra cui Matilde Renzi sorella di Matteo, sono stati assolti con formula piena da tutte le accuse.

Nonostante gli oltre 600mila euro di imposta evasa, Tiziano Renzi, difeso dall’avvocato Federico Bagattini, parla di “una sentenza ampiamente positiva per tanti aspetti, sono azzerate infatti tutte le infamanti accuse che abbiamo ricevuto sulle bancarotte”.