Politica

«Aria pesante intorno ai magistrati». Ora per l’Anm è allerta massima

Il presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia - AnsaIl presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia – Ansa

Giustizia Verso l'assemblea di Bologna. Il presidente Santalucia a La7: «Se non piaci a questo esecutivo diventi toga rossa»

Pubblicato circa 2 ore faEdizione del 2 novembre 2024

«Intorno alla magistratura c’è aria pesante». Lo dice in una nota la giunta esecutiva dell’Anm, alla fine di una settimana in cui la furia della destra di governo e dei suoi alleati mediatici si è scatenata contro il giudice Marco Gattuso, il presidente della sezione immigrazione del tribunale di Bologna che ha rinviato alla Corte di giustizia Ue il decreto sui paesi sicuri. Una serie di attacchi concentrici che hanno toccato sia le sue attività (è un iscritto a Magistratura democratica) sia la sua vita privata, calcando forte il pugno sul fatto che con il suo compagno è papà di un bambino di 10 anni avuto con la gestazione per altri.

«I continui attacchi mediatici ai giudici che assumono decisioni sgradite al potere ci costringono a prender nuovamente parola per denunciare le ferite che questo abusato triste copione reca anzitutto alle istituzioni del paese – si legge ancora nella nota dell’Anm -. Non si accetta l’autonomia e l’indipendenza dell’ordine giudiziario, non si tollera che i giudici si esprimano senza assecondare la volontà ed i programmi del governo e della sua maggioranza». Il concetto è stato ribadito anche ieri pomeriggio su La7 dal presidente Giuseppe Santalucia. «Non si può far nulla se si è etichettati ex post come magistrati politicizzati: fai un provvedimento che non piace e diventi “rosso”. Questo è inaccettabile». Sull’appello fatto a Md per un intervento del Csm, poi, Santalucia si è detto d’accordo: «Qui non si tratta dell’attacco all’attacco al singolo magistrato: oggi è il presidente del tribunale di Bologna, ieri la giudice del tribunale di Roma, avantieri era la giudice di Catania… Qui c’è un’aggressione alla funzione giudiziaria e la tutela di questa è compito istituzionale del Csm, che dovrebbe prendere parola e cercare di rappresentare le ragioni che sono a fondamento di un modo di esercitare la giurisdizione del tutto legittimo». Pronta la risposta della Lega, ormai lanciatissima nella polemica contro la magistratura, un po’ per farsi notare e un po’ per non lasciare la titolarità della partita alla sola Giorgia Meloni. «Ennesimo comizio televisivo del presidente dell’Anm, su una delle reti di riferimento della sinistra. Rinnoviamo l’auspicio che i magistrati si ritaglino del tempo anche per lavorare».

L’aria è pesante davvero, e infatti, dopo il caso Gattuso, le toghe sembrano ormai essere arrivate al punto di aver capito che la battaglia sarà inevitabile, tanto sono violenti gli attacchi alla giurisdizione. Lunedì, a Bologna, si terrà un’assemblea dell’Anm dell’Emilia Romagna aperta a tutti. Santalucia parteciperà e con lui si faranno vedere anche i rappresentanti delle varie correnti e, con ogni probabilità, esponenti delle opposizioni. Sullo sfondo dell’ennesima polemica (questa volta, va detto, durissima) tra politica e magistratura c’è la riforma della separazione delle carriere: il governo ci punta molto, crede di poter arrivare a un testo definitivo entro dicembre e poi all’approvazione entro l’estate del 2025. Poi arriverà la sfida del referendum: il vero scontro finale.

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