Se approvata, la riforma costituzionale trasformerà «il sistema delle autonomie locali in diramazioni periferiche di un’architettura dove il governo centrale è perno di tutto». In un appello firmato da 700 tra sindaci, amministratori e consiglieri di comuni, province e regioni si chiede di fermare il «revisionismo costituzionale» anche perché «dopo avere usato gli enti locali come bancomat per tagliare la spesa pubblica», la possibilità dei cittadini di condividere le scelte su temi rilevantissimi, dal sistema sanitario ai servizi sociali, dall’ambiente alle opere pubbliche, verrà limitata dal concetto di «interesse nazionale». E un senato non eletto «non rappresenta né i cittadini...