Dal primo giugno dodici operatori precari delle politiche attive del lavoro legati all’Anpal Servizi, l’agenzia in house al cuore del sistema del cosiddetto «reddito di cittadinanza» – diventeranno disoccupati. Si troveranno nella stessa condizione di altri due colleghi ai quali non è stato rinnovato il contratto a tempo determinato il 20 maggio. «Siamo al paradosso: invece di formare i navigator e dare assistenza ai centri per l’impiego finiremo noi a chiedere il reddito» ha detto uno dei precari intervenuto al presidio organizzato ieri davanti alla sede centrale dell’agenzia in Via Guidubaldo del Monte a Roma da tutte le sigle sindacali:...