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Raduno destre Usa, timori di replica dell’assalto a Capitol Hill

Raduno destre Usa, timori di replica dell’assalto a Capitol Hill – Ap

L'allarme Per l'evento «Justice for J6», in programma il 18 settembre, la retorica estremista che circola online ricorda quella che ha preceduto l'attacco del 6/1

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 8 settembre 2021

L’ex vicedirettore dell’Fbi Andrew McCabe ha detto alla Cnn che le autorità devono prendere «molto seriamente» la manifestazione che la destra statunitense sta organizzando a sostegno dei rivoltosi dell’assalto a Capitol Hill dello scorso 6 gennaio che si trovano attualmente in carcere. È in programma per il 18 settembre e man mano che passano i giorni aumentano le preoccupazioni per ulteriori, potenziali violenze.

«GLI AVVERTIMENTI dell’intelligence – ha detto McCabe – dovrebbero essere presi molto più sul serio di quanto non sia stato fatto probabilmente il 5 gennaio. Stavolta sembra che le comunicazioni siano state recepite, il che solleva la questione di cosa sia successo a gennaio, ma questo è un altro problema».

A Washington DC i funzionari delle forze dell’ordine si preparano in vista del raduno «Justice for J6», a sostegno degli accusati nella rivolta; secondo il capo dell’intelligence della Homeland Security, John Cohen, la retorica estremista che circola online è sorprendentemente simile a quella che ha preceduto l’attacco del 6/1.

L’evento, organizzato da un ex membro dello staff della campagna di Trump, sarà dunque accompagnato da alcune misure precauzionali, anche se non è chiaro quale sarà la partecipazione. Il raduno poi si svolgerà di sabato, quando la Camera è in pausa, quindi ci saranno meno politici e personale del Congresso in circolazione.

UNA FONTE DELLA POLIZIA di DC aveva precedentemente dichiarato che il dipartimento di polizia metropolitana sarà completamente attivato, il che include l’annullamento dei giorni di riposo per gli agenti e la messa in attesa delle unità di disturbo civile. McCabe, che è stato vicedirettore dell’Fbi dal 2016 al 2018, ha sottolineato che «le forze dell’ordine hanno un vantaggio stavolta: non c’è un presidente in carica che alimenta attivamente le fiamme». m. cat.

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