Oggi per la quarta volta in otto anni arriva davanti alla Corte costituzionale la soglia di sbarramento che esclude dalla rappresentanza nel parlamento europeo le liste italiane che non raggiungono il 4% dei voti validi. Una soglia introdotta nel 2009 (accordo Veltroni-Berlusconi a tre mesi dal voto) e subito messa in discussione, perché considerata un inutile sacrificio della rappresentatività – inutile perché non c’è un vincolo fiduciario tra il parlamento europeo e la commissione europea. Non vale, cioè, per le istituzioni europee quel richiamo alla «governabilità» che in Italia è considerato un obiettivo da tutelare anche dalla Corte costituzionale, che...