Siamo tornati lì, a quella promessa di una riforma elettorale «quanto più possibile condivisa» che garantisca «pluralismo e rappresentanza». Nell’intervento con il quale presentò alla camera il governo giallorosso, il 9 settembre 2019, Giuseppe Conte fece la promessa in cambio del voto favorevole di Pd e Leu al taglio dei parlamentari. Nel discorso preparato per mantenere in piedi il suo governo, il messaggio di Conte è rivolto ancora alle forze fedeli della sua maggioranza, che quella riforma elettorale non si sono stancate di aspettare. Magari parla anche a possibili nuove formazioni centriste di volenterosi, che però prima di tutto avrebbero...