Editoriale

Prima le parole poi le immagini

Prima le parole poi le immagini

Dopo il severo e rivoluzionario impatto grafico del «manifesto» degli anni Settanta, con il primato della parola, così come era stato nella tradizione delle assemblee e quindi successivamente anche delle […]

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 28 aprile 2021

Dopo il severo e rivoluzionario impatto grafico del «manifesto» degli anni Settanta, con il primato della parola, così come era stato nella tradizione delle assemblee e quindi successivamente anche delle riunioni di redazione, esplodono quasi senza avvisaglia gli anni Ottanta che porteranno a un cambiamento non solo generazionale, ma il trionfo del glamour.

Il glamour al «manifesto»? Come associare questi due termini? Il culto della ricchezza tipico di quegli anni applicato a un giornale francescano per natura? Ecco che il cyberpunk, il nuovo cinema americano da Landis a Zemeckis, i Ghostbuster, la brillantina e il polyester rivisitati, i fumetti e i floppy disk, i video musicali non arrivano invano e l’austera foliazione apre le porte all’immagine, ma in chiave allusiva, mai didascalica, dedicata a lettori della nuova generazione che sono «in sintonia».

Una scelta schiera di illustratori satirici fa la sua comparsa, con la creazione di universi da brivido, enigmi abbaglianti, crudeli abbinamenti, gesti al vetriolo, ma anche poetiche invenzioni, fin dagli anni ’80 e ’90, condividendo con noi qualunque situazione di emergenza.

Ed anche oggi sono tornati a illustrare queste pagine speciali.

Gli illustratori del numero speciale del 28 aprile 2021

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento