Prezzi alle stelle, rischia 1 azienda su 4: «Ora siamo alla canna del gas»
La protesta Coldiretti. La manifestazione degli agricoltori. A Milano va in scena lo scontro tra le destre sullo scostamento di bilancio
La protesta Coldiretti. La manifestazione degli agricoltori. A Milano va in scena lo scontro tra le destre sullo scostamento di bilancio
L’inflazione ha fatto divampare i prezzi del cibo dell’11,5% rispetto a settembre dell’anno scorso. Questa fiammata ha aumentato i prezzi al dettaglio dei prodotti alimentari come le verdure fino al +16,7%. Una delle cause di questa inflazione, cioè il caro energia, sta avendo un impatto anche sui costi di produzione, e non solo sulle bollette delle famiglie. Ciò penalizza i produttori e i consumatori. I primi rischiano così di rallentare o interrompere del tutto la produzione, i secondi hanno tagliato gli acquisti di frutta e verdura dell’11% secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Cso Italy/Gfk Italia. Dunque si consumano meno zucchine (-16%), pomodori (-12%), patate (-9%), carote (-7%) insalate (-4%), la frutta è crollata dell’8%. I costi dell’inflazione si abbattono di più sulle famiglie povere che riservano una quota rilevante del proprio reddito all’alimentazione.
La situazione non è migliore nel resto d’Europa. Per l’Eurostat, tra il secondo trimestre 2021 e lo stesso periodo del 2022, i prezzi di fertilizzanti ed energia per la produzione agricola sono aumentati del 36% in Europa, trascinando al rialzo le quotazioni di cereali (+68%), semi oleosi (+59%) e uova (+45%). In Italia gli aumenti hanno superato il 20%. «La situazione è particolarmente difficile stante l’aumento dei costi energetici. In alcuni casi abbiamo superato il 500% in termini di aumento del costo», ha spiegato il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini.
La situazione ha spinto ieri apicoltori, mungitori, viticoltori, cuochi, contadini a manifestare ieri a Milano a Parco Sempione. «Siamo alla canna del gas», «non toglieteci il futuro», gli slogan. Schierati tra le balle di fieno, vestiti con gli indumenti da lavoro e muniti di attrezzi, hanno denunciato una situazione insostenibile per questa parte più avanzata del settore agricolo che conta, nell’ultimo anno, in media, 17 nuove imprese giovani al giorno per un totale di 56mila aziende guidate dagli under 35, pari a una superficie che è quasi il doppio della media (18,3 ettari di Sau per azienda contro 10,7), un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più. I rincari energetici hanno costretto queste aziende a ridurre la produzione e ora ne mettono in pericolo la sussistenza.
Secondo Coldiretti è a rischio 1 azienda agricola di giovani su 4. Dopo l’inizio della guerra russa in Ucraina la crisi non ha avuto una risposta all’altezza da parte del governo guidato da Mario Draghi. Alla manifestazione ieri ha partecipato Matteo Salvini della Lega. Stamattina ci sarà Giorgia Meloni che dovrà rispondere alla richiesta del leghista, e della stessa Coldiretti, di uno «scostamento di bilancio da fare subito» senza aspettare che l’estrema destra formi il proprio tra un mese. Meloni, sulla scorta di Draghi, è contraria a questa politica. La Lega invece la chiede a gran voce.
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