Fanno un lavoro delicato e importante per il funzionamento della giustizia, eppure lo stato non li riconosce come professionisti e li tieni precari da 30 anni. Come Anna Tomassi: che trascrive le testimonianze penali dal 1994 e ha avuto fino a ora diversi tipi di contratti e nessuno scatto di livello o anzianità. «E per fortuna che dal 2017 abbiamo il contratto Multiservizi, secondo e terzo livello, ma inadeguato rispetto alle nostre mansioni», racconta Tomassi che nel frattempo è diventata Rsa. Ieri con i suoi colleghi, 1.500 tra fonici, trascrittori e stenotipisti, ha manifestato davanti al Palazzo di Giustizia di...