La vita sulla terra ha estrema necessità di un cambio di paradigma: dall’attuale «più veloce, più alto, più forte», al «più lento», «più profondo, più dolce». Nella differenza radicale tra queste due visioni si gioca una dialettica che ha come posta in gioco la sopravvivenza della nostra stessa specie ma, più ancora, quella di un complesso e meraviglioso sistema vivente i cui livelli di integrazione e retroazione sono ancora lungi dall’essere compresi. In questo scenario va dunque collocata la miope polemica che ha investito in queste ultime settimane l’amministrazione di Bologna per aver deciso, seguendo d’altra parte l’esempio di città...