«Più gente dietro le sbarre del resto del mondo»
Lettera sull'America Stralci della missiva scritta il 6 febbraio 2014, nel 38esimo anniversario del suo arresto
Lettera sull'America Stralci della missiva scritta il 6 febbraio 2014, nel 38esimo anniversario del suo arresto
«Moltti giorni sono andati e venuti e sembra che io ripeta sempre le stesse cose, ma dovete capire che per 38 anni ogni giorno per me è stato uguale all’altro: ancora, ancora e di nuovo e per molta gente indigena la lotta contro questo mondo di tecnologia e corporazioni è andata avanti, sempre identica.
(…) Nelle terre indiane e in tutto il mondo ci sono uomini che lottano giornalmente per la libertà. L’America ha più gente in prigione di tutto il resto del mondo messo insieme. Il sistema giudiziario americano è diventato un’industria, non un mezzo per cercare la giustizia. Queste cose non cambieranno se noi gente comune non ci uniremo contro questi malvagi attacchi al nostro diritto di ricercare la felicità e di vivere in un mondo che non sia retto da una morale basata sull’ottenimento della ricchezza. (…)
Molte persone, nel corso delle loro vite, nella ricerca della spiritualità possono raggiungere una fede, o per meglio dire la consapevolezza di essere chiamati a realizzare qualcosa. Se per qualche ragione non avete mai provato questo sentimento, anche senza lo stimolo della ricerca spirituale ma usando il mero buon senso, guardatevi intorno e osservate gli scenari che vi si presentano. L’impoverimento del mondo naturale, la perdita di acqua potabile, di aria pulita, di cibo sano e troverete ragioni valide per proteggere queste cose e prevenire l’ulteriore distruzione della natura e della nostra terra. (…)
Siamo stati creati e siamo nati in un circolo vitale e naturale, dove tutto dipende dal resto e tutti dipendiamo gli uni dagli altri. Dobbiamo unirci per riparare questo circolo vitale all’interno delle famiglie e delle comunità. (…)
E se le parole di un uomo di 69 anni rinchiuso in prigione possono arrivare ad essere lette su queste pagine, so che voi potete fare ancora meglio. Possa il Grande Spirito benedirvi e darvi forza per condividere fatiche e gioie, conoscenza e perseveranza e per ritrovare le cose che noi, cittadini della terra, abbiamo perduto: la forza per proteggere ciò che rimane e la lungimiranza per prevenire altre perdite future.
Spero sinceramente di potere essere con voi il prossimo anno e di poter stare bene tutti assieme. Per il momento, abbracciatevi l’un l’altra per me.
Il vostro fratello, sempre e in tutti i modi.
Nello Spirito di Cavallo Pazzo»
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