Il tono è piatto, burocratico, grigio. Come se fosse la lettura di un atto amministrativo qualsiasi, di un verbale come un altro. Matteo Piantedosi – che non a caso prima di diventare ministro è stato per tanto tempo un prefetto -, ieri, è andato prima alla Camera e poi al Senato per informare «con urgenza» i parlamentari sulle manganellate prese dagli studenti a Pisa e a Firenze la settimana scorsa. E non sono arrivate scuse, nel senso di espressioni di dispiacere, ma solo scuse da intendere come giustificazioni. QUINDI, «non bisogna fare processi sommari alla polizia», perché gli agenti «meritano...