Petizione popolare, e alla camera nulla di fatto bis
Nulla di fatto 2, la vendetta. Ma c’è poco da ridere. Fra tre giorni, l’Aula della Camera avrebbe dovuto iniziare la discussione sulla riforma della legge elettorale, ma l’altro giorno […]
Nulla di fatto 2, la vendetta. Ma c’è poco da ridere. Fra tre giorni, l’Aula della Camera avrebbe dovuto iniziare la discussione sulla riforma della legge elettorale, ma l’altro giorno […]
Nulla di fatto 2, la vendetta. Ma c’è poco da ridere. Fra tre giorni, l’Aula della Camera avrebbe dovuto iniziare la discussione sulla riforma della legge elettorale, ma l’altro giorno il presidente della Commissione Affari costituzionali ha alzato bandiera bianca: impossibile concludere i lavori in tempo.
È la seconda volta che succede: Montecitorio avrebbe dovuto iniziare i lavori il 27 febbraio (nemmeno a farlo apposta, anche quello era un lunedì), ma anche in quel caso la Commissione ha dato forfait. Dunque, rinvio a data da destinarsi tanta è la confusione sotto il cielo.
D’altra parte, è difficile prendere una decisione se l’unico metro di giudizio è basato sul calcolo del proprio tornaconto politico e non su quello dell’interesse generale e del buon funzionamento delle istituzioni.
Eppure, in questo mese non sono mancati i preziosi suggerimenti di esperti avvocati, giuristi e costituzionalisti, che sono stati ascoltati in audizione dai membri della Commissione della Camera – come per esempio Anna Falcone (vice presidente del Comitato per la Democrazia costituzionale), Massimo Villone (presidente del Comitato contro l’Italicum), Felice Besostri (coordinatore del pool di avvocati anti-Italicum) – e che hanno indicato la possibile via per uscire dall’impasse in cui le mosse incaute del governo Renzi (Italicum + riforma costituzionale) hanno gettato l’Italia.
Ma se il parlamento non vuole ascoltare le proposte di esperti e giuristi, potrebbe sempre fare tesoro delle indicazioni che arrivano dai cittadini italiani, i quali – benché il Palazzo stia facendo di tutto per farlo dimenticare – il 4 dicembre hanno detto in modo inequivocabile, spazzando via le due riforme gemelle, di volere una legge elettorale di tipo proporzionale coerente con la Costituzione (quella attuale, beninteso). E lo stanno ancora ripetendo, firmando la petizione “Restituire la sovranità agli elettori” promossa dal Comitato per la Democrazia costituzionale e dal Comitato contro l’Italicum.
«Non esistono formule magiche – si afferma nella petizione – ed è possibile valutare sistemi misti (come quello tedesco, per esempio): quello che conta è che sia raggiunto l’obiettivo di rendere il Parlamento realmente rappresentativo». Dunque, eliminazione di ogni forma di premio maggioritario, dei capilista bloccati e delle candidature multiple, sopravvissuti (purtroppo) alla pronuncia della Consulta.
Affidandosi a questi semplici, ma chiari principi, il Parlamento dovrebbe essere in grado di mettere a punto una nuova legge elettorale che ripristini la rappresentanza, garantisca l’eguaglianza dei cittadini nell’esercizio del diritto di voto, restituisca ai rappresentati il diritto di scegliere i propri rappresentanti.
Possibilmente entro le prossime elezioni politiche.
Si può firmare la petizione partecipando alle iniziative che i comitati locali stanno organizzando in tutta Italia oppure online su change.org. Per le info e i moduli da scaricare e stampare www.referendumcostituzionale.info e facebook @referendumiovotono.
Dove firmare:
San Mauro Torinese: domani e domenica, ore 15 -18, banchetti sul Ponte Vecchio.
Reggio Emilia: martedì 28, ore 17,45, incontro pubblico con F. Besostri e M. Sentimenti – Sala G. Di Vittorio, Camera del Lavoro, via Roma 53.
Ravenna: domani, ore 9-13, banchetto Mercato Grande, lato Viale Berlinguer.Rimini: domenica, ore 10-12 e 16-18, banchetto in Piazza Tre Martiri.
Bologna: giovedì 30, ore 20,45, incontro pubblico con M. Villone, G. Pasquino, S. Scarponi – Centro Costa, Via Azzo Gardino, 48.
Roma: lunedì 27, ore 16, tavola rotonda con N. Di Cola, M. Guerci, I Sorrentino, V. Pezzotti, T. Stumpo, R. Sanlorenzo, A. Grandi, F. Solari e videomessaggio di Stefano Rodotà – Sala Fredda, via Buonarroti 12.
Amelia: oggi, ore 17, dibattito con M. Volpi, A. Solinas – Sala Boccarini.
Sassari: oggi, ore 16,30, incontro pubblico con M. Beschi, e M. Carrus – Sala Angioy della Provincia di Sassari.
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