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Perché al Comune di Milano serve Anita

L'appello al voto L'impegno di una femminista, una donna, che vuole una città giusta e vivibile per tutte e per tutti

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 2 giugno 2016

Gli appelli al voto in questa fase di crisi della rappresentanza e di crescenti difficoltà di vivere decentemente suonano un po’ come parole al vento. Noi vorremmo invece fermarle, queste parole, e ridare loro significato e senso. Per questo vogliamo parlare di Anita Sonego e invitare a votarla.

Il nostro appello parte da quello che Anita ha fatto, da come si è comportata negli anni in cui è stata consigliera del gruppo Sinistra per Pisapia nel consiglio comunale di Milano: nei cinque anni del suo mandato, Anita ha lavorato con coraggio e determinazione, portando dentro le istituzioni la consapevolezza, le pratiche e il linguaggio maturati nel movimento delle donne.

È stata coerente con la sua storia, con l’impegno politico e sociale al quale non ha mai rinunciato a partire dagli anni dell’Università, con ciò che l’ha spinta a insegnare nei corsi 150 ore per donne lavoratrici e casalinghe, a fondare e poi presiedere per lunghi anni l’Università delle donne, a dar vita a Soggettività lesbica.

Sarebbe lungo descrivere qui tutto quello che Anita ha fatto in questi anni, sempre al fianco dei “senza potere”, difendendone strenuamente i diritti: sfrattati, rom, centri sociali, precari, immigrati, lavoratori, senza casa, disoccupati, Lgbt, comitati cittadini per la salvaguardia del territorio e della qualità della vita, Palestinesi bersaglio di bombardamenti, violenze e discriminazioni in violazione di tutte le risoluzioni Onu…
Non possiamo però tacere sulla qualità del suo fare: Anita si è sempre messa in gioco in prima persona, in modo assolutamente trasparente, disposta ad essere messa in discussione tanto quanto a mettere in discussione, rifuggendo da qualsiasi “furbizia” politica, ponendo al centro di ogni iniziativa la questione essenziale della partecipazione delle persone alle quali era rivolta.

Da consigliera ha presieduto la Commissione Pari opportunità del Comune di Milano, promovendo nove assemblee delle donne. Nella prima assemblea, alla quale parteciparono più di seicento donne, diede un impulso determinante alla creazione dei Tavoli delle donne, strumenti di dibattito e attività molto originali e informali, aperti a tutte le donne, che si tenevano nei locali del Comune.

Nei tavoli salute, lavoro e spazi sono stati affrontati temi di grande rilievo relativi alle politiche di genere e ai diritti delle donne (di tutte le donne) e sono nate varie proposte e progetti concreti, tra i quali quello che ha portato all’apertura della Casa delle donne di Milano.

Invitiamo a votare Anita Sonego perché vogliamo che tutto quanto lei ha fatto in questi anni non vada disperso, perché nel nuovo consiglio comunale ci sia ancora lei, una femminista, una donna, che vuole che Milano sia sempre più una città giusta e vivibile per tutte e per tutti.

****Imma Barbarossa, Maria Luisa Boccia, Elettra Deiana, Eleonora Forenza, Laura Lepetit, Lea Melandri, Luisa Mortantini, Emma Baeri, Giuliana Beltrame, Gabriella Bernieri, Stefania Bianchi, Concetta Brigadeci, Giovanna Capelli, Jeanine Carteau, Angela Catanzariti, Patrizia Cecconi, Elena Cianci, Sabina Ciuffini, Cece’ Damiani, Parisina Dettoni, Daniela Dioguardi, Marisa Erbani, Daniela Fantini, Lucia Forlani, Angela Gavoni, Chiara Giunti, Maria Grazia Leida, Silvana Leone, Anna Maria Marzari, Rosalice Masseroni, Mirrina Marzullo, Paola Melchiori, Adriana Miniati, Maria Nadotti, Michela Pagarini, Annamaria Palo, Luciana Percovich, Anna Picciolini, Nicoletta Pirotta, Gigliola Ravasino, Paola Redaelli, Geni Sardo, Gabriella Valassina

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