Ucraina, Afghanistan, Siria. Conflitti diversi, con un unico denominatore. Cambiano le latitudini e le motivazioni, ma la guerra nell’immaginario collettivo è sempre la stessa: palazzi sventrati, ospedali dove si opera senza energia elettrica, code di sfollati ai confini. Una guerra brutale e urbana. In un mondo ossessionato dal mito dei combattimenti tecnologici e senza perdite tra i militari, sono i civili a pagare il prezzo più alto. I dati parlano chiaro: su dieci vittime, nove sono civili. Dalla Seconda guerra mondiale gli scontri si sono spostati dai campi aperti alle città. L’urbanizzazione globale degli ultimi cinquant’anni ha aumentato i rischi...