Pensioni, sindacati in piazza contro il «furto» del blocco sulla rivalutazione
Legge di bilancio Pensioni «Quota 100»: una task force all'Inps per evitare il caos
Legge di bilancio Pensioni «Quota 100»: una task force all'Inps per evitare il caos
Una task force per affrontare una «prima fase caotica» nella partenza delle pensioni «quota 100», il decreto legge che sarà probabilemente emanato la prossima settimana dal governo insieme a quello sul sussidio di povertà detto impropriamente «reddito di cittadinanza». La prevede il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon (Lega) secondo il quale i primi mesi di avvio del programma-bandiera del partito salviniano registreranno un afflusso di domande eccezionale che potrebbe mettere in difficoltà le strutture pubbliche. L’Inps, sostiene Durigon, si farà comunque trovare pronta. A Roberto Ghiselli, segretario confederale della Cgil, che ha sollecitato il governo a incontrare i sindacati prima della definizione del decreto, e ha chiesto se prevederà l’Ape social e Opzione donna con data retroattiva dal primo gennaio, Durigon ha risposto affermativamente e che sarà anche eliminato l’adeguamento dell’età all’aspettativa di vita a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Per i lavoratori pubblici la prima finestra per uscire sarà luglio.
Nel frattempo prosegue la mobilitazione dei sindacati dei pensionati contro il rinnovo del blocco della rivalutazione deciso dai grillo-leghisti nella legge di bilancio. Nuove manifestazioni sono previste oggi a Torino a piazza Castello alle 11 e martedì 8 gennaio in altre dodici province. «È una misura scellerata, noi non siamo il bancomat del governo» sostiene Ivan Pedretti (Spi Cgil). «È l’ennesimo furto alle pensioni – sostengono Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilm Uil Piemonte – Non vediamo il tanto sbandierato cambiamento ma il reiterarsi di decisioni sbagliate e punitive verso una fascia di popolazione che avrebbe piuttosto bisogno di essere aiutata e sostenuta».
Sulla «pensione di cittadinanza», un altro tassello del patchwork gialloverde, Cesare Damiano (Pd) polemizza con il vicepremier Di Maio: «Imbroglia – sostiene l’ex ministro del lavoro – Se promette, tra febbraio e marzo, la pensione di cittadinanza a 780 euro, deve anche spiegarci dove trova gli oltre 12 miliardi necessari. fino a 500 euro al mese ci sono più di 2 milioni di pensionati con 3.400 euro all’anno. Bisogna portarli a 9.360 euro. Dov’è lo stanziamento? Nella legge di bilancio non c’è. Sono sicuro che la Ragioneria dello stato non sarà complice di una truffa».
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