Il 5 marzo è assai probabile che gli elettori consegneranno il paese al populismo. Il termine è vago e va usato con parsimonia. Diciamo che populisti sono coloro che fanno a pugni coi principi del governo democratico: pesi e contrappesi, diritti umani, rispetto delle minoranze. In Italia abbondano e a ben vedere di populismi ce n’è almeno tre: quello criptofascista e razzista di Lega e di FdI, quello digital-esoterico di 5 Stelle e quello affaristico-televisivo di Silvio Berlusconi. A qualcuno conviene dimenticarlo: ma è da un quarto di secolo che nella straripante letteratura internazionale sul populismo Berlusconi ha sempre il...