“Pisa non si piega”. Uno striscione della Curva Nord fotografa al meglio la realtà di questi giorni, in quella buona parte di città che è rimasta ancor più scandalizzata per le parole del ministro Piantedosi in Parlamento. Alle cariche della celere in via San Frediano, studenti e studentesse delle scuole superiori e delle università hanno risposto con tutta una serie di assemblee, in vista di una manifestazione che domani alle 14 partirà da piazza Vittorio Emanuele per poi sfilare nel centro cittadino, chiedendo ancora una volta le dimissioni del questore e di chi ha gestito la piazza venerdì scorso, e al tempo stesso per il cessate il fuoco e la pace nella martoriata Palestina. Situazione analoga a Firenze, dove domani alle 18 nei pressi del consolato Usa in lungarno Vespucci si ritroveranno gli studenti medi e universitari, gruppi di docenti, la comunità palestinese, le realtà del sindacalismo di base e anche la capogruppo di Sinistra progetto comune, Antonella Bundu. Pronti poi a sfilare in corteo per San Frediano. “Chiediamo il cessate il fuoco, la fine della guerra e dell’occupazione coloniale israeliana”, sintetizza Maria, la studentessa che venerdì scorso ha avuto il naso rotto da una manganellata.