Orlando e il Dap dicono no ai Radicali. Il congresso a Rebibbia si farà ma senza ergastolani
Il Dap e il ministro di Giustizia Andrea Orlando hanno detto no al Partito Radicale transnazionale e transpartito che aveva chiesto il trasferimento temporaneo di 44 ergastolani al carcere romano […]
Il Dap e il ministro di Giustizia Andrea Orlando hanno detto no al Partito Radicale transnazionale e transpartito che aveva chiesto il trasferimento temporaneo di 44 ergastolani al carcere romano […]
Il Dap e il ministro di Giustizia Andrea Orlando hanno detto no al Partito Radicale transnazionale e transpartito che aveva chiesto il trasferimento temporaneo di 44 ergastolani al carcere romano di Rebibbia per permettere loro di partecipare, in quanto iscritti, al congresso del partito che si terrà nel teatro del Nuovo complesso dall’1 al 3 settembre.
«Non ci sarà nessun trasferimento», ha fatto sapere ieri sera il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria rispondendo alla richiesta avanzata il 9 agosto scorso da Rita Bernardini e Sergio D’Elia, presidente e segretario dell’associazione «Nessuno tocchi Caino».
Si è detto «nettamente contrario» all’iniziativa anche il Guardasigilli Orlando, che pure si era recato a salutare Marco Pannella, poco prima che morisse, accompagnato da quattro detenuti, proprio in segno di riconoscimento e di gratitudine per le battaglie in favore dei diritti dei detenuti del vecchio leader radicale. Nella lista stilata dai Radicali, tra le 44 persone condannate a ergastolo ostativo e recluse attualmente a Parma, Voghera e nel carcere milanese di Opera, ci sono anche 34 detenuti sottoposti al regime duro e iper punitivo del 41 bis.
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