Idlib «è uno dei luoghi più pericolosi della terra». A dirlo, tre giorni fa, è stato David Swanson di Ocha, agenzia Onu per gli affari umanitari. Ha anticipato la denuncia lanciata ieri da Michelle Bachelet, alta commissaria delle Nazioni unite per i diritti umani: negli ultimi dieci giorni sono stati uccisi nella provincia nord-ovest siriana 103 civili, di cui 26 bambini, in raid «che difficilmente sono stati accidentali». Idlib è l’ultimo fronte dell’infinita guerra siriana. Data per conclusa, è viva e vegeta con un’intera regione bastione delle opposizioni islamiste al governo di Damasco (si stimano 20-30mila miliziani, per lo più...