Italia

Nubifragio sulla costa, due dispersi in Toscana

Campagna a Crotone allagata dopo un nubifragioCampagna allagata dopo un nubifragio – La Presse

Val di Cecina 220 millimetri di pioggia in meno di sei ore. Vanno avanti le ricerche di Noah Wagner, cinque mesi appena, e di sua nonna Sabine Kingbauer, turisti tedeschi inghiottiti dalla piena del torrente Sterza mentre erano in vacanza in un casolare. Il nubifragio provoca danni e allagamenti a Castagneto Carducci, Donoratico e San Vincenzo

Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 25 settembre 2024

Li stanno cercando anche con droni e cani da recupero, ma ancora non sono stati individuati i corpi di Noah Wagner, cinque mesi appena, e di sua nonna materna Sabine Kingbauer, inghiottiti la scorsa notte dalla piena del torrente Sterza mentre trascorrevano le vacanze in un casolare tra i poderi dell’Alta val di Cecina. “La famiglia è stata letteralmente travolta da un’onda di piena che ha invaso la casa fino a due metri e mezzo di altezza – spiega il comandante dei Vigili del fuoco di Pisa, Nicola Ciannelli – in tre (padre, madre e nonno, ndr) si sono salvati aggrappandosi ai pilastri di un porticato o ad altri appigli che hanno resistito alla furia della corrente, mentre la nonna e il nipotino che teneva in braccio sono stati trascinati via”.

“Adesso il torrente è tornato placido – aggiunge Cianelli – anche se sull’alveo restano tronchi d’albero e altri residui di vegetazione, sotto i quali non si può escludere che possano essere rimasti impigliati i corpi dei due dispersi”, che vengono cercati anche nella notte da oltre cento soccorritori fra Vigili del fuoco, Protezione civile e Croce rossa, dal comune di Montecatini val di Cecina fino alla foce del fiume Cecina, a decine di chilometri di distanza.

Il dramma vissuto dalla famiglia bavarese Kingbauer segna indelebilmente l’ultima, intensissima ondata di maltempo che ha colpito la Toscana, e che ha visto il suo epicentro sulla costa a sud di Livorno e nelle aree interne del pisano. Una pioggia torrenziale che a partire dal pomeriggio di lunedì ha interessato soprattutto i comuni di Castagneto Carducci, Donoratico e San Vincenzo, oltre a quelli dell’Alta val di Cecina fra Pomarance e Monteverdi Marittimo, provocando danni ingenti e soprattutto molta paura fra i residenti.

“Una furia di acqua e fango – ha spiegato la sindaca di Castagneto, Sandra Scarpellini – mai registrato qualcosa di simile nel nostro territorio”. A riprova, i pluviometri hanno registrato nella zona ben 221 millimetri di pioggia in poche ore, 76 in soli trenta minuti. “La zona colpita è abbastanza ristretta – tira le somme Bernardo Gozzini, direttore del consorzio meteorologico Lamma Toscana – mentre il resto della regione non ha avuto fenomeni rilevanti. In due stazioni della zona abbiamo registrato più di 200 millimetri di pioggia in meno di sei ore, in una zona dove in tutto settembre cadono in genere 60-80 millimetri di pioggia. Non ho memoria di quantitativi così nemmeno il 2 novembre scorso”, giorno di una disastrosa alluvione nella Piana fiorentina, pratese e pistoiese.

Da Gozzini anche la spiegazione di un evento sempre più frequente. Tale da imporre la pur complessa revisione, già in corso, degli attuali modelli meteorologici alla luce degli stravolgimenti climatici. “Il passaggio di un fronte freddo con un Mediterraneo ancora di due, tre gradi superiore alla media, ha dato vita a piogge di intensità notevoli, e soprattutto persistenti”. A tal punto che il torrente Sterza è passato da una portata di mezzo metro a ben sei metri. “Nel complesso, rispetto al quantitativo di acqua caduto, non ci sono stati danni equivalenti – chiude Gozzini – ma l’impatto in una città sarebbe stato ben maggiore”.

I danni comunque ingenti hanno fatto chiedere al comune di Castagneto lo stato di calamità, e la Regione Toscana ha ribadito la richiesta di stato di emergenza, già avanzata dopo gli effetti del ciclone Boris sul versante romagnolo dell’Alto Mugello. Nel mentre il Consiglio dell’Ue ha stanziato 68 milioni – a fronte di danni di circa due miliardi – per le ricostruzioni delle aree toscane alluvionate nel corso del 2023. Unica consolazione, a vendemmia già conclusa le pregiate vigne di Bolgheri, pur allagate, non sono state travolte anch’esse dalla furia delle acque.

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